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Enrico Ruggeri



Nel titolo di ogni canzone citata, ho messo un link dove potete ascoltarla su YouTube. Spero che al momento che leggerete il post, i link siano ancora funzionanti!

In questo ultimo periodo sto ascoltando un fantastico album italiano intitolato Frankeinstein e visto che era da un bel po' di tempo che non disegnavo cantanti allora ho deciso di disegnare Enrico Ruggeri.

Unire "musica & disegno" era un passatempo piacevole che facevo all'età di 13 anni, disegnavo cantanti con citazioni delle canzoni (li ricordavo a memoria "a caso" perché non avevo Internet... quindi certi testi erano un po' falsati dalla mia mente) oppure come nel caso delle canzoni degli 883/Max Pezzali, ogni disegno rappresentava una canzone...
Quando ho ricominciato a disegnare la prima cosa che ho fatto è il dirigibile dei Led Zeppelin, quindi ancora "musica & disegno", e da lì arrivarono i KISS, Augusto Daolio, Adriano Celentano, ecc.
Tengo a precisare: come ho già detto dal primo post del blog, non ho mai fatto scuole o corsi artistici, quindi i miei disegni, così come i miei fumetti, sono quelli che sono e non vanno presi troppo "seriamente".
La mia "sfida" è quello di disegnare qualcuno che, nonostante l'imperfezione, si riesca ad esclamare «Sì è proprio lui!».

Detto ciò, passiamo alla "vittima" in questione. Il primo album che ho ascoltato di Enrico Ruggeri è stato Peter Pan del 1991 e ancora oggi è uno dei miei dischi preferiti (lo sto ascoltando proprio ora mentre sto scrivendo): dalla prima traccia Tutto subito mi colpisce dalla carica energetica che emana, con il brivido di sapere che sto ascoltando un disco meraviglioso. La bellissima title-track Peter Pan che spinge ad essere uomini senza dimenticare il bambino che c'è in ognuno di noi (e anche grazie a "lui" che continuo a disegnare...).
Quando la prima volta  ascoltai Trans non capii il senso di quel titolo: avevo 12/13 anni e nella mia ignoranza di allora credevo che parlasse di un tradimento e che il senso del titolo era "essere in trans".
Poi maturando ho capito il senso e mi piace ancor di più: una pura poesia, indicata a chi ancora oggi discrimina la sessualità di chi è "diverso dalla norma".
La casualità è che questo disco l'ho sempre ascoltato mentre c'era brutto tempo. Infatti tutte le volte che piove canticchio Piove su noi per non parlare che nell'album c'è un altro titolo analogo meteologico come Prima del temporale. Nella musicalità di Vola via  penso sempre «Ecco, la magia è finita. Al prossimo riascolto!». Ma poi c'è quell'ultima traccia chiamata Il volo di Peter Pan e mi dico: «Eh no! Mo' me lo devo riascoltare tutto! Subito!».

L'anno scorso è uscito Frankeinstein e devo dire che mi ha colpito subito e allora mi era venuta la voglia di ascoltare un po' di repertorio di Ruggeri; cominciando con i primi 2 dischi dei Decibel Punk del 1977 (per ascoltarlo l'ho dovuto scaricare... sì va bene non si fa, ma chi mi procurava il CD se è un album che non è mai uscito in questo supporto e in più è fuori commercio?!?) e Vivo da re  (la title-track è una delle mie canzoni preferite) del 1980, disco di maggior successo grazie al traino festivaliero di Contessa, poi Champagne Molotov del 1981 (so che magari non è una delle migliori, ma Sono proprio un infantile l'ho sentito a iosa senza stancarmi mai) e Polvere del 1983.
Tempo fa ascoltai un altro disco come Amore e guerra del 2005 e lì c'è una canzone che vorrei segnalare (secondo me) come una delle più belle della canzone italiana (solo?): Quando sogno non ho età.

Lo so che sto sorvolando (e mi sto allungando.. azz!) l'argomento Frankeinstein ed è inutile dire che è un vero capolavoro di album che rischia, personalmente, ad eguagliare a Peter Pan.
Posso sintetizzare dicendo che parlando di un concept-album (parola ignota di questi tempi) basato sul romanzo di Mary Shelley, Frankeinstein appunto, in chiave moderna, contiene tutti gli elementi che caratterizza l'essere umano con le sue sfumature: la vita (Per costruire un uomo), le difficoltà sociali (Diverso dagli altri), il sentimento (Il cuore del mostro) e la morte (L'infinito avrà i tuoi occhi).

Quest'anno è uscito Frankeinstein 2.0 un bellissimo "remake" in chiave elettronica e il disco parte con una delle 3 canzoni aggiunte nel disco (senza contare la sostituzione de La nave in La voce della nave) intitolata L'onda, un brano che ricorda molto quel ragazzo con gli occhialoni che alla fine degli Anni 70, con alle spalle un esercito armato di chitarra e batteria, cantava contro i mass media: Che bello, il lavaggio del cervello!!!

Mi fermo qui, perché ho dilatato troppo nello scrivere. Potrei dire che è uno dei pochi Artisti che sa cantare alle donne (Quello che le donne non dicono o alla, ahimé, sottovalutata La notte delle fate), che ha fatto una bella canzone contro la pena di morte (Nessuno tocchi Caino cantata in coppia con la sua compagnia Andrea Mirò a Sanremo nel 2003), ma quando si parla di un Artista ogni parole è futile, quindi non ci rimane altro che ascoltarlo e farsi trasportare dalle sue opere... Grazie Rrouge!!!





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